clienti brand attraction lato umano

Con APPointment puoi trasformare un brand in un amico dei Clienti.

Tutti sanno che il potere è in mano ai clienti. Ma la parola stessa, ‘clienti’, viene quasi sempre identificata con ‘consumatore’, che è un termine impersonale per definire le persone. Un paradosso. I brand tendono a dimenticare il lato umano dei consumatori, che nell’era digitale si manifesta chiaramente: i Clienti sanno di essere umani, sanno di essere vulnerabili alle lusinghe della pubblicità e si riuniscono in comunità per non solo scambiarsi consigli e suggerimenti, ma anche per sentirsi più forti.

Il marketing digitale deve adattarsi a questa nuova realtà e creare brand che si comportino come esseri umani: accessibili, piacevoli, autentici e sinceri, lavorando per eliminare i propri punti deboli senza fingersi perfetti. Imperniato su un sistema di valori, un brand umanistico tratta i Clienti come amici, diventando parte integrante del loro stile di vita.

Puoi avviare questo processo facilmente, utilizzando APPointment, la piattaforma di marketing all in one che soddisfa tutte le attuali esigenze di comunicazione delle piccole e medie aziende italiane, dei marketer, delle agenzie di comunicazione.

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Attraverso i tools automatizzati e i layout già predisposti è possibile attivare workflow per l’invio gratuito di 15.000 email al mese senza limiti di contatti; sms, landingpage, coupon, attivare fidelity card e molto altro ancora.

Un’identità umana non si improvvisa, non si inventa dal nulla, non può essere generata senza comunicare giornalmente con i propri Clienti. Un’identità umana si costruisce giorno dopo giorno.

strategie di rinnovamento brand

DISRUPTION – Come fare sopravvivere il vostro Brand

Il significato letterale di DISRUPTION è ‘rottura‘ e indica cambiamenti repentini che portano a modi nuovi e differenti, rispetto al passato, di fare, pensare o interpretare ciò che ci circonda. Ovvero strategie efficaci per il rinnovamento del vostro Brand.

Cosa ha distinto i primi rivenditori digitali da quelli tradizionali o analogici? Non è stato tanto l’uso innovativo della tecnologia digitale, ma l’attenzione incessante a rendere lo shopping più personalizzato, pratico, divertente, conveniente e persino socialmente responsabile. Amazon, eBay, Apple e gli altri hanno saputo creare un legame profondo con i clienti, scoprire quali erano le loro esigenze e come soddisfarle. Hanno apportato diversi miglioramenti ai loro siti web, come i video e la possibilità di effettuare pagamenti sicuri. Dietro le quinte hanno costruito depositi e reti di distribuzione all’avanguardia, investendo in robotica e potenti strumenti di analisi dei dati che hanno spiegato loro che cosa i clienti volevano e quando. Oggi, da casa, è possibile far partire in automatico l’ordinazione di prodotti tramite smart hub domestici attivati a voce, come Amazon Echo e Google Home.

Mentre i rivenditori tradizionali effettuavano tagli sul personale, continuavano a stampare milioni di volantini cartacei credendo che fosse la migliore forma di pubblicità e lasciavano le scorte a invecchiare sugli scaffali, i venditori digitali continuavano a investire tutto ciò che avevano, e anche quello che ancora non avevano, aggiungendo la spedizione gratuita, procedure semplificate di reso, consegne in giornata, promozioni mirate, recensioni dei clienti e interfacce mobili. Tutto questo ha trasformato lo shopping online in un’esperienza più appagante. Di gran lunga più appagante che infilarsi in macchina, guidare fino al centro commerciale, cercare parcheggio e sperare che il prodotto desiderato sia disponibile.

La tecnologia ha generato quegli strumenti di cui si servono i vostri competitor per realizzare nuovi prodotti e servizi digitali orientati a sollecitare la domanda latente e ad appagare bisogni insoddisfatti.

Il problema non risiede nella possibilità di padroneggiare la nuova tecnologia, ma piuttosto nel superare i vecchi progetti, i vecchi processi e i sistemi ottimizzati per un’epoca in cui la concorrenza era sostanzialmente statica, i cambiamenti del settore graduali e i miglioramenti tecnologici lenti.

E voi cosa fate? Continuate a stampare milioni di volantini?

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l'intelligenza artificiale e big data analitycs

Intelligenza Artificiale e Analisi dei Dati: il binomio che rende il brand amico delle persone.

Come sappiamo, in Italia una percentuale sempre crescente di persone trascorre quasi sei ore al giorno navigando online. Lo smartphone e i dispositivi mobili sono device ormai inseriti in maniera naturale nel contesto quotidiano delle persone e per questo rappresentano strumenti sempre più efficaci per la raccolta dei dati.

Abbiamo ripetuto spesso che un brand deve conoscere le persone che stanno dietro gli Utenti, per trasformare gli Utenti in Clienti. E i dispositivi mobili sono il ponte che collega il mondo online con quello offline. Le persone si spostano continuamente tra i due mondi all’interno delle loro giornata e questa contaminazione permette di raccogliere informazioni preziose sulle loro necessità e le loro esigenze. Profilo demografico, percorsi seguiti nei canali offline, rotte di navigazione preferite sul web, attività sui social media, preferenze e gusti riguardanti prodotti e promozioni, attività di conversione. L’obiettivo finale è sempre lo stesso: fornire risposte su misura a richieste sempre più specifiche.

Comprendere a quali dinamiche sono più sensibili i clienti permette di personalizzare la comunicazione evitando di inviare spam dannoso per il brand. Dati che possono essere utili anche per analisi predittive: se siete in grado di capire cosa gli utenti compreranno in futuro, potrete anticipare la loro domanda e trasformarli in Clienti. Survey e analisi di mercato sono strumenti preziosi e troppo spesso sottovalutati o ignorati quando si tratta di tracciare la propria strategia nel marketing digitale.

Abbinando alle intelligenze artificiali una corretta analisi dei dati acquisiti, non faremo più semplicemente lead generation per aumentare i contatti. Quella è solo una parte del sistema. In fondo a che vi serve trovarvi in una stanza piena di persone che potenzialmente possono diventare vostre amiche, se non sapete quali argomenti utilizzare per iniziare e continuare una conversazione con loro? La risposta è analizzare i dati per conoscere i gusti e le richieste del pubblico e offrire soluzioni tagliate su misura per le loro richieste. L’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati vi permettono di entrare in quella stanza dopo avere elaborato il profilo di quelle persone e offrire a ognuna di loro una conversazione personalizzata e coinvolgente.

ava assistente virtuale avanzato

Cos’è la AI Intelligenza Artificiale (definizione)

L’Artificial Intelligence è il ramo della computer science che studia lo sviluppo di sistemi hardware e software dotati di capacità tipiche dell’essere umano ed in grado di perseguire autonomamente una finalità definita prendendo delle decisioni che, fino a quel momento, erano solitamente affidate agli esseri umani. Le capacità tipiche dell’essere umano riguardano, nello specifico, la comprensione ed elaborazione del linguaggio naturale (Nlp – Natural Language Processing) e delle immagini (Image Processing), l’apprendimento, il ragionamento e la capacità di pianificazione e l’interazione con persone, macchine e ambiente. A differenza dei software tradizionali, un sistema IA non si basa sulla programmazione (cioè sul lavoro di sviluppatori che scrivono il codice di funzionamento del sistema) ma su tecniche di apprendimento: vengono cioè definiti degli algoritmi che elaborano un’enorme quantità di dati dai quali è il sistema stesso che deve derivare le proprie capacità di comprensione e ragionamento.

clienti brand attraction lato umano

Autenticità del brand e come trasformarlo in un amico dei Clienti.

Tutti sanno che il potere è in mano ai clienti. Ma la parola stessa, ‘clienti’, viene quasi sempre identificata con ‘consumatore’, che è un termine impersonale per definire le persone. Un paradosso. I brand tendono a dimenticare il lato umano dei consumatori, che nell’era digitale si manifesta chiaramente: i Clienti sanno di essere umani, sanno di essere vulnerabili alle lusinghe della pubblicità e si riuniscono in comunità per non solo scambiarsi consigli e suggerimenti, ma anche per sentirsi più forti.

Il marketing digitale deve adattarsi a questa nuova realtà e creare brand che si comportino come esseri umani: accessibili, piacevoli, autentici e sinceri, lavorando per eliminare i propri punti deboli senza fingersi perfetti. Imperniato su un sistema di valori, un brand umanistico tratta i Clienti come amici, diventando parte integrante del loro stile di vita.

In un mondo sempre più digitale, la centralità del fattore umano non solo aumenterà, ma diventerà decisiva. Un mondo in cui l’intelligenza artificiale e la robotica sono integrate nella vita quotidiana delle persone, com’è accaduto per gli smartphone, è già realtà. I Clienti, o meglio le Persone, andranno inconsciamente alla ricerca della propria identità insieme a quella del brand. Il marketing umanistico sarà lo strumento più efficace per stimolare la brand attraction nell’era digitale, perché i brand con caratteristiche umane si differenzieranno più facilmente dai competitor e spiccheranno sulla concorrenza.

Per avviare questo processo occorre individuare le ansie e i desideri più profondi dei clienti e una volta scoperto il loro lato umano, i brand dovranno rivelare il proprio. Dare prova di attributi tipicamente umani, capaci di attrarre l’attenzione delle persone e instaurare relazioni con loro. Per questo i professionisti del marketing digitale giocano un ruolo sempre più importante. Un’identità umana non si improvvisa, non si inventa dal nulla, non può essere generata da chi non conosce i meccanismi della comunicazione. Si costruisce giorno dopo giorno.